MUSICA SIGILLATA

Musica Sigillata non è musica d’ascensore, perché non si svolge in un ascensore.
Musica Sigillata non è musica da intrattenimento, perché se l’intrattenimento è diverso dalla cultura ed ha l’effetto collaterale di mettere a rischio il concetto stesso di cultura, al contrario, Musica Sigillata la cultura la vuole proteggere, costruirle intorno un involucro che metta il pubblico nella condizione di ritrovare l’attenzione e il gusto per l’ascolto.
Musica Sigillata non è un’operazione commerciale, perché per la durata del concerto il locale cessa l’attività e cambia funzione, divenendo la vetrina attraverso la quale guardare e non toccare. Perché – per non perdere il senso dell’ironia – la  musica è notoriamente sacrificio per il musicista ma per una volta è sacrificio anche per chi ascolta, che non fa altro che questo: ascoltare, senza alzarsi per andare al bancone o uscire a fumare. Che tanto è già fuori.

In altre parole, Musica Sigillata è qualcosa di diverso. I musicisti si espongono letteralmente dall’interno all’esterno, il bar si svuota e il portico si riempie, la strada acquista il nuovo senso di auditorium mentre intorno tutto si muove.